11 pensieri su “Numero 5

  1. A volte basta uno sguardo d’intesa,
    un accenno per rinfrancare un’anima in pena e solo una parola per ferire il cuore… ma il silenzio ( che non è quello accettabile della riflessione) può far disorientare, barcollare un’anima, per molto tempo, che è sempre lesa in attesa di un solo bisbiglio!
    Ti abbraccio amica mia
    Fata scalza

  2. Ho espresso con semplicità ciò che il mio pensiero
    guidato dalla mia anima voleva comunicare.
    Le parole, ma sopratutto “alcuni” silenzi arrivano e toccano
    sentimenti che ogni cuore possiede.

    Grazie a tutti voi per la presenza
    di cui mi fate felice
    Mistral

  3. c’è una chimica,
    che gli stolti s’ostinano a non studiare,
    e cresce nella sua sapienza generosa,
    e negletta,
    non tu che scruti ciò che accompagna
    gli uomini nell’amore.
    E parli di parole e silenzi che si mescolano alle mani,
    di occhi ricchi di linguaggi arcani,
    In questa chimica, che sai,
    reazioni avvengono con dolcezza,
    immemore alle regole di scienza,
    guarisce,
    ciò che prima ammalava
    si scioglie il ricordo triste che scompare.

  4. Cara Mistral,
    amica mia, permettimi di non essere d’accordo.

    Il silenzio è il luogo della fascinazione, dell’incantamento.
    Lì, in quella immobile assenza di vibrazione, lì, dove non si propagano le onde della fisica e della chimica, si possono realizzare le alchemiche magie che trasformano il piombo della mera esistenza biologica nell’aurea materia sublime della Vita.

    Nel silenzio avvengono i miracoli.
    Sicuramente era nel silenzio che il primo Creatore amò tanto quel qualcosa che gli scoppiava nel cuore, da decidere di strapparselo e metterselo davanti. E da allora, sta lì, in muta contemplazione del suo oggetto d’amore, in silenzio, in quella pace della contemplazione che sono un amore così grande può concedere.

    Nel silenzio si scambiano la linfa d’amore gli occhi degli innamorati.
    E nel silenzio muto del ventre di una madre si compie il miracolo della nuova vita, dopo il frastuono inutile degli amplessi ed il roboare della tempesta che ne segue.
    Poi, lì, quando la quiete riprende il sopravvento, si compie il divino atto, invisibile, muto, silente, che trasforma le molecole in Coscienza.

    Il silenzio è il luogo del mistero, dove non si sa, ma dove la vita può compiere i suoi percorsi imprevedibili.

    Capisco, Mistral, amica mia, che possa mettere soggezione tutto questo. M cosa c’è di più bello?

    Una buona domenica
    Piero

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